venerdì 31 maggio 2019

Cara mamma, sono a Philadelphia.


"Il conte di Montecrisco".
"Montecristo", deficiente.
Di Alessandro... Dum-azz... Due mazzi...
È francese. Sì, si legge Dumas. Lo sai di che parla? Ti piacerebbe, parla di un'evasione.
Allora va messo nel settore didattico. O sbaglio?


15.04.2028

Dear mom,
Lo ha letto, poi, il conte di "Montecrisco". Lo ha letto e mi ha detto che forse Edmond Dantès si sbagliava, e l'unica soluzione era non fidarsi e non sperare. E' una delle poche frasi che ricordo, di lui, e mi torna in mente mentre il pilota dell'aereo tira i freni con forza nell'atterraggio di un volo quasi tranquillo, durante il quale ho avuto a malapena il tempo di sbirciare il libro che stava leggendo la mia vicina di posto, prima di cadere in un sonno sereno e senza sogni.
Leggeva il conte di Montecristo con la boria con cui io in genere lascio aperti i sudoku completi sulla mia scrivania, per una sorta di bizzarro appagamento nel sapere che da qualche parte, qualcuno (più probabilmente Dora, la domestica) si stupirà della difficoltà del puzzle che sono riuscito a completare.
Leggeva il conte di Montecristo ed a me veniva in mente che la mia, in qualche modo, era pur'essa un'evasione. Solo che invece che cercare di uscire da una stanza con le sbarre, mi ci stavo buttando a capofitto.

Kiss and hugs,
your Little Jon

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