martedì 11 giugno 2019

Sis?


« Sì, due HotDog grazie! »
Mi allontano dal venditore ambulante con un sorriso soddisfatto che sfuma mentre prende piede la consapevolezza di aver ordinato due HotDog ma di essere soltanto uno.



10.06.2028
Dear mom,
Non è stato sempre così.
Non ero da solo la prima volta che il brivido della caccia mi ha portato a scontrarmi con un coccodrillo, e non da solo l'ho poi seppellito.
Non ero da solo affrontando qualcuno degli scagnozzi di Magnus, ma un po' più solo quando la guerra è finita e qualcuno ha fatto la conta delle vittime. Non io, che ho sempre seppellito il dolore e le prede, ma mai i compagni di caccia.
Non ero da solo nemmeno quando ho deciso di trasferirmi a Philadelphia, o durante il volo che mi ci ha condotto, anche se Robin viaggiava nel comparto bagagli perché accidenti se superava i 10kg.

Non ero da solo tra i vicoli più bui della città, incontrando maschere che sembravano incredibilmente connesse tra loro, come fossero fili piegati a comporre la corda del medesimo arco. Maschere anomale dall'autografo facile, maschere fortunate in terre sfortunate, maschere familiarmente infernali, maschere oltraggiate dall'incautela, maschere leggere come una piuma. 
Non ero soltanto uno.
Ma tre giorni fa... Sono passati tre giorni, da quando lei ha detto tra un sorriso ed una goccia di pioggia che «Sono Ariadne figlia di Artemide» come se fosse davvero figlia sua, ed in quel momento - in quello soltanto - ero da solo
Ero da solo con due HotDog.


Kiss and hugs,
your Little Jon



« Ehi Robin. A te piacciono gli HotDog, no? »
Ed il non-più-cucciolo di Weimaraner scodinzola e prevedibilmente divora il secondo HotDog ponendo fine al pomo della discordia.


mercoledì 5 giugno 2019

Superumani, superproblemi, supersoluzioni.

05.06.2028


Dear mom,
Nell'opuscolo turistico che ho reperito all'aereoporto una volta atterrato, c'è scritto che Philadelphia è la città degli Stati Uniti con la più alta percentuale di Superumani, e mentre sollevo lo sguardo da quest'ultimo vedo il profilo di una rossa che mi mostra la sua mano mentre... va a fuoco. 
Alzo lo sguardo e la proprietaria dell'appartamento che ho preso in affitto nella south side mi sta passando le chiavi con la Telecinesi. 
Alzo lo sguardo ed il bullo della scuola ha congelato il panino ad una sua compagna, ed ora la signorina Fitch sta cercando di riscaldarlo con lo sguardo. 
Alzo lo sguardo su quel vicolo della North Town, e vedo il coltello di Jim che mi trafigge guancia e lingua da parte a parte, mentre la mia freccia affonda tra le carni sopra la sua anca senza incontrare resistenza sufficiente, mentre John ci guarda da lontano e spara una raffica di proiettili per coprire la loro fuga. Tutto in nome di Rashaan. Ma chi è, poi, Rashaan?
Alzo lo sguardo su quel camice bianco e quegli occhi neri come la morte, occhi che cercano speranza per quel cantiere, mentre le sirene della polizia si avvicinano scandendo la mia fuga. 
Alzo lo sguardo sul pettirosso che mi accarezza e mi guarisce come nella più irlandese delle fiabe.
Tutto sommato non va così male, ora che posso nuovamente parlare. Mi da' solo fastidio l'idea che non sia rimasta la cicatrice.


Kiss and hugs,
your Little Jon

venerdì 31 maggio 2019

Cara mamma, sono a Philadelphia.


"Il conte di Montecrisco".
"Montecristo", deficiente.
Di Alessandro... Dum-azz... Due mazzi...
È francese. Sì, si legge Dumas. Lo sai di che parla? Ti piacerebbe, parla di un'evasione.
Allora va messo nel settore didattico. O sbaglio?


15.04.2028

Dear mom,
Lo ha letto, poi, il conte di "Montecrisco". Lo ha letto e mi ha detto che forse Edmond Dantès si sbagliava, e l'unica soluzione era non fidarsi e non sperare. E' una delle poche frasi che ricordo, di lui, e mi torna in mente mentre il pilota dell'aereo tira i freni con forza nell'atterraggio di un volo quasi tranquillo, durante il quale ho avuto a malapena il tempo di sbirciare il libro che stava leggendo la mia vicina di posto, prima di cadere in un sonno sereno e senza sogni.
Leggeva il conte di Montecristo con la boria con cui io in genere lascio aperti i sudoku completi sulla mia scrivania, per una sorta di bizzarro appagamento nel sapere che da qualche parte, qualcuno (più probabilmente Dora, la domestica) si stupirà della difficoltà del puzzle che sono riuscito a completare.
Leggeva il conte di Montecristo ed a me veniva in mente che la mia, in qualche modo, era pur'essa un'evasione. Solo che invece che cercare di uscire da una stanza con le sbarre, mi ci stavo buttando a capofitto.

Kiss and hugs,
your Little Jon